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Quale futuro per il TPL?
Nuovi paradigmi dopo la pandemia da Covid 19. Un focus sulla progettazione dei servizi ferroviari e del materiale rotabile.Il contesto
L’ASSTRA, associazione che raccoglie le aziende di TPL, nel suo ultimo paper intitolato “Documento di Posizione – Agosto 2020” evidenzia che:
- a partire dal 18 maggio, la domanda di trasporto si è fermata al 25-30% rispetto al periodo pre-Covid;
- dal mese di Giugno, con l’apertura di alcune attività economiche la domanda si è attestata al 35-40% dei livelli pre-Covid;
- si stima di raggiungere il 70% della domanda di trasporto precedente alla crisi epidemiologica solo a settembre con il riavvio delle attività didattiche.

Scenari di evoluzione della domanda (media nazionale % rispetto preCOVID) – fonte ASSTRA Quaderno 2/2020
Tali stime prescindono, chiaramente, dalla possibilità che un eventuale andamento delle curve di contagio rendano necessarie ulteriori misure di contenimento e di chiusura delle attività produttive e didattiche. Insieme alle pesanti conseguenze sulla domanda di trasporto dovute al lockdown, adottato per ridurre il rischio di contagio, un ruolo importante nel deprimere la domanda di trasporto è stato causato anche da altri fattori quali: la digitalizzazione di attività economiche, lo sviluppo dell’e-commerce e la didattica a distanza (gli oramai celeberrimi: e-commerce, smart working, e-learning, DAD).
Ulteriori elementi di criticità sono stati: la riduzione della capacità di trasporto dovuta alle nuove norme sul distanziamento sociale ed il timore degli utenti nel condividere con altre persone l’esperienza del viaggio. Questi fenomeni avranno un impatto duraturo nel tempo che potrebbe assumere un carattere strutturale ben oltre la crisi epidemiologica attuale.
Il fenomeno della paura del viaggio collettivo è confermato anche dall’ultima indagine DOXA effettuata per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Tale analisi evidenzia che ben il 70% del campione intervistato ha dichiarato di considerare “molto meno sicuri” o “meno sicuri” rispetto alla situazione pre-Covid tutti i mezzi di trasporto collettivi. Tale paura negli intervistati riguarda sia le medio/lunghe percorrenze che i servizi di trasporto locali regionali ed urbani.

Percezione di sicurezza nell’uso delle diverse modalità di trasporto – (fonte: Analisi DOXA per ART)
Questi risultati sono coerenti con i dati di ripartizione modale degli spostamenti che, negli ultimi tempi, vedono un trasferimento di quote di traffico dalle modalità collettive a quella individuale tornata, non a caso, a livelli pari o superiori a quelli pre-Covid. I dati di uno studio di PwC Italia, riportati in fig.3, confermano il fenomeno sopradescritto.
L’orizzonte futuro del trasporto collettivo
Le tendenze rilevate in Italia sono comuni a tutto il mondo Occidentale (Europa e Nord America) e nei paesi del Far East. Le principali città mondiali vedono una significativa riduzione della modalità di trasporto pubblico rispetto al periodo pre-Covid.
La domanda per i pianificatori dei trasporti è: tornerà tutto come prima una volta finita l’emergenza? La risposta sembra propendere per ritenere la pandemia Covid-19 uno shock che ha prodotto un cambiamento irreversibile del nostro modo di intendere il lavoro, l’istruzione, le relazioni sociali ed inevitabilmente, anche, il trasporto pubblico.
Il Cigno Nero della pandemia inciderà accelerando le best practices che avrebbero necessitato di molti altri anni per imporsi, nonostante la presenza già diffusa delle tecnologie digitali per attuarle, ma anche marchiando l’esperienza umana di diverse generazioni con le paure che la pandemia ha generato. In questo contesto di profondi cambiamenti, anche il mondo dei trasporti si trova a fare i conti con le scelte di breve e medio/lungo periodo. Un nuovo orizzonte si profila agli occhi di chi deve pianificare, organizzare ed operare il trasporto pubblico.

La fermata Aeroporto di Ferrotramviaria (interni) © 2013 per gentile concessione di Ferrotramviaria SpA
“un cambiamento irreversibile
del nostro modo di intendere il trasporto pubblico.”
L’Oggi
L’indagine DOXA che abbiamo citato in precedenza in relazione allo scenario attuale, definito “DURANTE-COVID 19”, rileva che il 58% degli intervistati ha dichiarato che la ricezione in tempo reale di informazioni riguardanti i mezzi di trasporto disponibili lo incentiverebbe all’utilizzo dei mezzi di trasporto. Le informazioni che tali utenti indicano come necessarie sono: il livello di affollamento all’interno dei mezzi e alle fermate, le notizie sulla garanzia del rispetto del distanziamento tra i passeggeri, i tempi di percorrenza stimati in tempo reale.
Nel breve periodo, quindi, la ripresa del settore del trasporto pubblico locale è affidata a una “rivoluzione digitale” da attuare attraverso la diffusione di tecnologie attualmente di facile reperimento sul mercato a basso costo e di veloce installazione. Si tratta di sfruttare strumenti già disponibili e completare quell’integrazione telematica già avviata da tempo nel settore del Tpl. In questo il Sars-Cov-2 svolgerà il ruolo di potente acceleratore di fenomeni in atto da diversi anni. Parliamo quindi di sviluppare, installare e integrare: l’e-ticketing, i sistemi automatici di conteggio dei viaggiatori a bordo, i tornelli intelligenti di stazione, le telecamere di videosorveglianza per monitorare i passeggeri ed evitare assembramenti all’interno dei locali delle stazioni. Il trasporto locale deve avvicinare la sua “esperienza di viaggio” a quella del settore aereo o più verosimilmente a quella dei trasporti ferroviari a lunga percorrenza (alta velocità).
Ferrotramviaria ad esempio, ha fin da subito, avviato un progetto per dotarsi un People Movement Analyzer (PMA). Questo sistema di intelligenza artificiale in cloud è in grado di valutare i dati dei dispositivi mobili utilizzati dai passeggeri a bordo, rilevati con apposite antenne posizionate in vettura, e di incrociarli con le caratteristiche dei veicoli (capienza per ogni singola carrozza) fornendo così una informazione sul riempimento dei treni. Queste informazioni saranno visualizzate sugli schermi di stazioni e sulla App di Ferrotramviaria con un apposito layout che rende di facile lettura l’informazione del riempimento del treno in arrivo nonché il valore dei successivi tre treni. Le prime antenne sui veicoli sono state installate nel mese di settembre.
Sicuramente questa rivoluzione non potrà essere accompagnata dall’utilizzo della leva tariffaria o detto più chiaramente non è pensabile ridurre le tariffe del trasporto per renderlo più conveniente, vista – purtroppo – la preoccupante situazione economica del settore. Invece, potrebbe essere l’occasione per portare le attuali tariffe da un modello, nella quasi totalità dei casi, di tipo flat (stesso prezzo per ogni ora e per ogni periodo dell’anno) a un modello che incentivi sia lo spread della domanda su diverse fasce orarie (sconti nelle fasce di morbida) che la programmazione del viaggio (sconti per viaggi prenotati, maggiori tariffe, al contrario, per biglietti di tipo aperto).

Tornelli intelligenti in una stazione di Ferrotramviaria – © 2013 per gentile concessione di Ferrotramviaria SpA
Il Domani
I cambiamenti di breve periodo, come visto in precedenza, possono essere affrontati con il ricorso a tecnologie digitali di facile reperimento ed installazione. Quelli di medio periodo dovranno, per forza di cose, incidere in maniera più profonda sul settore.
Nella situazione precedente alla COVID-19 i veicoli ferroviari per il trasporto regionale avevano come obiettivo progettuale quello di massimizzare la capacità di trasporto. Tale esigenza si esplicitava in veicoli con delle sedute strette, il ricorso massiccio agli strapuntini, la riduzione del numero e della ampiezza delle porte al minimo consentito dagli Standards Tecnici di Interoperabilità (STI). Questo stile progettuale potrebbe non sopravvivere alla crisi pandemica. Il viaggiatore, infatti, sceglierà il trasporto pubblico regionale ed urbano se potrà ottenere le garanzie di un viaggio che reputerà sicuro. Quindi i progettisti dovranno rivedere i loro criteri progettuali e, analogamente, gli Enti e le Amministrazioni che bandiranno le future gare per l’approvvigionamento di materiale rotabile.
Si dovranno privilegiare i posti a sedere con una opportuna distanza tra le sedute consentendo, tra l’altro, una individuazione semplice della numerazione del posto al fine di consentirne la prenotazione esattamente come nei viaggi a lunga percorrenza. Per migliorare la qualità dei sedili vi è la possibilità di installare appositi tessuti di ricoprimento con caratteristiche antibatteriche certificate. Inoltre, si dovrà aumentare il numero delle porte di salita e discesa per cassa consentendo anche una possibile diversificazione dei flussi di salita e discesa. Altro aspetto da riprogettare sarà il circuito dell’aria condizionata favorendo meccanismi d’immissione di aria dall’esterno e studiando opportuni sistemi di filtraggio della carica batterica.
Queste caratteristiche progettuali sono tra quelle che i progettisti di Ferrotramviaria stanno elaborando nei prossimi bandi di gara per l’acquisto di nuovo materiale rotabile. Per quanto attiene, invece, alla sanificazione profonda degli ambienti dei convogli e delle relative superfici ed aree di utilizzo comune, sono in piena evoluzione sistemi atomizzatori che agiscono come disinfettanti chimici ed antibatterici per la valutazione dell’attività virucida relativa al SARS-CoV-2 nel rispetto delle recenti normative europee.
Conclusioni
La pandemia da Covid-19 ha già cambiato la vita di milioni di persone, il loro modo di lavorare, il loro modo di studiare e, inevitabilmente, quello di viaggiare. Il trasporto pubblico locale è parte di questo cambiamento ancora in atto. Probabilmente assisteremo alla riduzione dei picchi di domanda e ad una maggiore diffusione degli spostamenti su diverse ore del giorno. Cambierà, soprattutto, il tipo di esperienza di viaggio richiesta dai cittadini avvicinandosi a quanto accade sugli spostamenti sulle medie distanze. Le imprese di trasporto e i costruttori di materiale rotabile dovranno farsi trovare pronti ad affrontare il nuovo paradigma, evitando che, la mobilità si sposti troppo sul trasporto individuale con imprevedibili e dannosi impatti sull’ambiente. La sfida è lanciata.

La fermata Aeroporto di Ferrotramviaria (ingresso) © 2013 per gentile concessione di Ferrotramviaria SpA
