“Mi interessa molto il futuro. É lì che passerò il resto della mia vita”
(cit. Charles Kettering)
Con i suoi oltre 9 milioni di passeggeri/anno nel 2018, Milano Linate rappresenta uno dei principali city airport italiani che ha saputo reagire alla sfida lanciata dalla grande rivoluzione dell’AV e ha assecondato e offerto alle dinamiche di mobilità di medio lungo-raggio nuovi spazi di mercato che ne hanno permesso lo sviluppo, rimanendo un player fondamentale nel e per il territorio.
Milano Linate oggi è chiamato però a rispondere a nuove sfide, e a nuove opportunità, che permettano allo scalo di mantenere e, verosimilmente, incrementare le sue quote di mercato in un contesto di riferimento economico, regolatorio, trasportistico e tecnologico in rapida evoluzione, con riferimento sia all’accessibilità rispetto all’area metropolitana milanese e a quella regionale, sia all’offerta di servizi innovativi che possano rispondere ai nuovi fabbisogni, non solo di mobilità, che i futuri utenti potranno generare.
Oggi, e domani a maggior ragione, l’aeroporto non sarà solamente un terminal di accesso ai servizi aerei; non sarà solamente la “prima impressione di un luogo e l’ultimo ricordo prima di partire”. L’aeroporto sarà inserito nel contesto del “sistema Linate”, ambito territoriale più ampio, caratterizzato da nuovi insediamenti produttivi, nuovi poli orientati al leisure, divertimento, shopping. E ne costituirà la “porta” di accesso per gli spostamenti con il sistema di trasporto pubblico in virtù della prossima realizzazione della linea 4 della Metropolitana.
In questo nuovo contesto, chiaramente il “sistema Linate” diventa un “luogo” della città, dove si lavora, ci si diverte, ci si incontra, si pratica sport, si concludono affari. E l’aeroporto diventa una “piattaforma” fisica con una grande disponibilità di spazi, ad elevata modularità, che può offrire alla città nuovi servizi di mobilità e di logistica, integrando e amplificando le politiche di regolazione della mobilità che potranno essere implementate nel prossimo futuro.
L’aeroporto diventa anche una “piattaforma” digitale gestita secondo l’approccio MaaS (Mobility as a Service), ovvero integrando tutti i sistemi associati a servizi di mobilità, di approvvigionamento, di gestione delle risorse energetiche. Esso può rappresentare lo “smart hub” del territorio, l’elemento chiave per la gestione complessiva del sistema, che garantisca alle persone, e non solo ai passeggeri, un one-stop-shop digitale e ai gestori una “dashboard” di monitoraggio e gestione che supporti le decisioni operative, tattiche, strategiche, per il controllo del consumo delle risorse e la minimizzazione degli impatti perseguendo gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 in tema di Climate Change.

Aeroporto di Milano Linate photo by Immanuel Giel © 2017- Wikimedia Commons
A tal fine, SEA, con la collaborazione di NET Engineering, ha affrontato uno studio di sistema con l’obiettivo di realizzare uno strumento di supporto ai processi decisionali strategici, in primo luogo, pianificatori e tattici in seconda istanza, che:
- muova dall’analisi del nuovo scenario di breve e medio termine, caratterizzato dalla realizzazione della nuova linea metropolitana M4 (il cui capolinea sarà direttamente connesso allo scalo aeroportuale) e dagli scenari tecnologici che avranno un’influenza diretta sui servizi di mobilità innovativa, di persone e merci;
- si ponga l’obiettivo di incrementare l’accessibilità dello scalo con le diverse modalità di trasporto, favorendo la mobilità sostenibile, garantendo una mobilità pedonale sicura internamente al sedime aeroportuale, sostenendo il segmento di mobilità non strettamente correlato all’aeroporto ma che interessa il “sistema Linate”;
- abbia come criteri guida la riorganizzazione dell’area “land side” dell’aeroporto per aree funzionali, in coerenza con un approccio orientato al “wayfinding” e minimizzando i potenziali conflitti tra pedoni e veicoli.
In tal senso, il progetto sviluppato persegue l’obiettivo di stabilire le linee guida del nuovo assetto e definire le singole soluzioni, sempre in un’ottica integrata che, a partire dalla stima dei fabbisogni della domanda futura ha disegnato un nuovo layout strettamente coerente con un piano di “wayfinding” e rispondente alle nuove esigenze che il contesto tecnologico e dei servizi di mobilità innovativa potranno determinare agli orizzonti temporali futuri.
La riorganizzazione funzionale degli spazi, con una più sistemica identificazione dei ruoli funzionali delle singole aree, è stata coadiuvata da una riconfigurazione del sistema di accessi e una coerente impostazione di un sistema di indirizzamento dei veicoli, verso l’area funzionale corrispondente ai loro fabbisogni nel modo più leggibile, rapido, sicuro possibile. In questo nuovo environment, l’area adiacente il nuovo futuro capolinea della linea 4 della metropolitana costituisce il nuovo terminale per i servizi di mobilità innovativa, uno smart hub dedicato all’intermodalità (car sharing elettrico, bike sharing, e-scooter) dotato di tecnologie innovative come illuminazione smart, dispositivi e totem di ricerca per il wayfinding, aree di servizio per la nuova e-mobility etc.
Questo nuovo smart hub risponde dunque alle esigenze di allocazione di servizi all’avanguardia già in parte diffusi sul territorio e che nel prossimo futuro potranno avere un rapido e robusto incremento. É coerente con una visione di sviluppo di sistema dei servizi innovativi nell’area metropolitana milanese. Offre spazi utili a supportare le politiche che Milano sta sviluppando nell’ambito della mobilità sostenibile. É resiliente rispetto alle evoluzioni che il contesto tecnologico, economico, dei trasporti potrà vedere nel prossimo futuro.