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Blockchain e Smart Contract: la rivoluzione inevitabile
Verso le organizzazioni distribuite: come la decentralizzazione cambia il mondo dell’AECLa blockchain è un registro digitale nel quale non è possibile modificare o rimuovere le informazioni presenti. La decisione su quali nuove informazioni possono essere inserite è affidata a un gruppo di entità (persone o società) e non a un singolo. Per questo la blockchain è un registro decentralizzato il cui compito è verificare la veridicità dei fatti, dei flussi di dati, dei processi o degli eventi, non più facendo affidamento su un sistema centralizzato, gestito dall’uomo, ma su un sistema di consenso decentralizzato gestito matematicamente da un network di computer. Quella messa in atto dalla blockchain è una vera e propria rivoluzione, caratteristica di tutta la più ampia famiglia delle tecnologie DLT (Distributed Ledger Technologies), di cui la blockchain fa appunto parte, che può avere un grande impatto innovativo nel mondo dell’AEC (Architecture, Engineering, Construction), in cui si possono e si stanno già realizzando numerose applicazioni. Per capire quali sono i vantaggi della blockchain è importante capire come funziona nel concreto la decentralizzazione, prendendo come esempio proprio i sistemi di pagamento sui quali la tecnologia ha avuto la sua prima applicazione (molto dopo l’invenzione del suo concetto già negli anni ‘90).
Sistemi di pagamento decentralizzati
Le valute e i sistemi di pagamento tradizionali sono di tipo centralizzato: esiste un ente centrale che ha il pieno controllo della valuta o delle transazioni effettuate dagli utenti. Ad esempio, una banca centrale può decidere quando emettere nuova moneta e un sistema di pagamento può decidere quando una transazione è valida o meno. Gli utenti devono avere fiducia nell’ente centrale, ed eventuali controversie possono essere risolte solo da un tribunale con tempi e costi estremamente elevati.
Per contro in sistemi di pagamento decentralizzati è la rete che decide quali transazioni possono essere registrate e andare a buon fine. Il primo sistema di questo tipo, basato proprio sulla tecnologia blockchain, fu proposto (nel 2008) e sviluppato (nel 2009) da uno sviluppatore anonimo, noto come Satoshi Nakamoto. Questo nuovo sistema di pagamento mondiale dove si può scambiare una nuova valuta è chiamato Bitcoin e con lo stesso nome si indica anche la sua valuta (bitcoin o BTC). Tutte le transazioni che certificano lo scambio di BTC tra i diversi indirizzi sono registrate nella blockchain di Bitcoin.
L’aggiornamento della blockchain è gestito da una rete di nodi, cioè una rete di computer controllati da entità indipendenti risultando in un sistema decentralizzato. Ogni nodo può essere visto come un computer che:
● Contiene una copia locale della blockchain
● Riceve le transazioni dagli utenti
● Decide con gli altri nodi della rete quali transazioni devono essere aggiunte alla blockchain
Bitcoin è stata la prima importante implementazione di blockchain, e da allora sono stati sviluppati tanti altri sistemi basati su questa tecnologia. Il concetto di registro immutabile ha infatti ispirato nuovi casi d’uso oltre lo scambio di criptovaluta creato da Bitcoin rendendo possibili:
● Salvataggio di messaggi incensurabili
● Notarizzazione
● Scambio di asset
● Digital Right Management
● Esecuzione automatica di programmi che funzionano da contratti (Smart Contract)

© 2019 ARUP
immagine tratta dal Report ARUP “BLOCKCHAIN AND THE BUILT ENVIRONMENT” (pag. 11)
Passaggi chiave del funzionamento di un’applicazione basata su blockchain.
Questi passaggi consistono in azioni del mondo reale e blockchain. È possibile automatizzare 4 su 5 di questi passaggi attraverso l’uso degli smart contracts.
Gli Smart Contract
Di particolare interesse per il mondo del business mondiale e per il settore dell’ingegneria sono gli Smart Contract, che non sono contratti nel senso giuridico del termine, ma dei software appartenenti alla blockchain che possono essere usati per diversi scopi, quali stabilire semplicemente degli accordi tra i partecipanti alle transazioni finanziarie, pattuire le loro modalità di pagamento o attuare automaticamente le clausole di accordi multilaterali.
Affinché sia possibile stabilire la sequenza delle azioni che derivano dall’applicazione del contratto, gli Smart Contract sono eseguiti da una rete decentralizzata di computer che usano i “protocolli” di consenso. Il risultato dell’esecuzione di questo codice è un sistema che permette l’esecuzione automatica di ciò che rappresenta un contratto, ovvero un patto tra le parti, senza l’intermediazione di terzi, e senza la necessità di un avvocato per redigere le clausole giuridiche complesse, di un notaio per ratificare le firme, o di un Ente garante per depositare una copia del contratto. In sostanza, si tratta solo di un codice software che riduce i rischi di errore o di manipolazione e quindi genera maggiore fiducia tra le parti.
Prima che entrasse in gioco una tecnologia come la blockchain non era possibile avvalersi di strumenti contrattuali di questo genere, in quanto ciò avrebbe richiesto che fossero custoditi in database separati. Con l’invenzione del database condiviso attraverso la blockchain, gli Smart Contract possono usufruire della modalità di auto-esecuzione e le parti coinvolte hanno l’opportunità di convalidare il risultato istantaneamente: le approvazioni, i calcoli e le altre attività negoziali diventano automatizzate e senza necessità di intermediari.
L’utilizzo degli Smart Contract in Italia ha avuto recente sanzione legale con il Decreto Semplificazioni approvato di recente alla Camera dei Deputati del Parlamento italiano che ha finalmente fornito definizioni legali e linee guida per le Blockchain in generale.
Le nuove disposizioni legislative contenute nel Decreto Semplificazioni, collegandosi ad altre norme già esistenti come il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), potranno finalmente portare ad una diffusione di atti e contratti su registri distribuiti dandogli piena validità di legge. La traduzione di queste direttive in concrete azioni spetta all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) che avrà il compito di individuare gli standard tecnici che tali tecnologie devono possedere per poter rientrare nelle definizioni stabilite dalla Camera.
L’obiettivo del lavoro dell’AgID sarà quindi quello di rendere a pieno legalmente riconosciuta la memorizzazione di un documento informatico sul registro Blockchain, in particolare dando valore legale alla validazione temporale elettronica. L’esecuzione di questi registri infatti vincolerebbe automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse, come nel caso degli Smart Contract che soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate.
Blockchain e ingegneria collaborativa
Nel mio ruolo di CEO di TE.X Engineering sono impegnato personalmente nel vedere realizzati questi principi di decentralizzazione dando un contributo alla rivoluzione del mondo dell’ingegneria collaborativa con l’obiettivo di aiutare migliaia di professionisti e società operanti nel settore AEC a lavorare assieme e rendere più efficaci e sicuri i loro processi.
La piattaforma sui cui stiamo lavorando si chiama Score, nome semi-acronimo che sta per Smart Collaborative Engineering, ed è frutto di un progetto di ricerca e sviluppo il cui obiettivo è consentire ad ogni professionista e impresa coinvolta in una gara pubblica o in un team di progettazione di avere la certezza del rispetto delle regole sottoscritte grazie alla stipula di Smart Contract.
La piattaforma è attualmente in versione Beta e sarà lanciata ufficialmente a Maggio 2019. Il progetto è frutto della virtuosa partnership tra TE.X, Tecnolav e l’Università di Cagliari – Dipartimento di Matematica e Informatica, e sta ricevendo il finanziamento di Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Sardegna – Por-Fes (*).
Restando nel mondo della progettazione, ARUP, la nota multinazionale britannica leader del settore AEC, è una delle società più all’avanguardia nello studio di come la tecnologia blockchain possa essere applicata ad un ampio raggio di attività: dalla progettazione di Smart City ai trasporti, dalla gestione della supply chain all’economia circolare (vedi Report di recente pubblicazione riportato in bibliografia).

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I principali vantaggi dell’applicazione della blockchain al settore delle costruzioni.
Le principali applicazioni della blockchain individuate nel campo ingegneristico, sulle quali stiamo lavorando e che intendiamo sviluppare nei prossimi mesi, sono:
- Creazione di un sistema interconnesso di blockchain pubbliche e private. Questo consente di generare un ecosistema che semplifica e rende più efficienti le interazioni tra tutti i soggetti coinvolti, i quali traggono enormi benefici grazie all’interoperabilità. Inoltre, la decentralizzazione – realizzabile grazie all’automazione della maggior parte delle decisioni – riduce il potere delle autorità centrali e accresce la possibilità di contribuire al processo da parte degli utilizzatori.
- Grazie a queste innovative applicazioni sarà possibile sviluppare un inedito marketplace dell’ingegneria che consente di aprire nuove collaborazioni anche con società e professionisti esterni alle proprie relazioni di fiducia attuali, consentendo a:
● Giovani professionisti di inserirsi più agevolmente nel mondo del lavoro
● Società di ingegneria di ampliare il proprio business
● Committenti (anche la Pubblica Amministrazione) di individuare più velocemente e con maggior scelta le imprese a cui affidare incarichi. - Creazione di un sistema digitale di procurement pubblico che può trarre beneficio dall’utilizzo della blockchain technology: si costruisce un sistema di aggiudicazioni delle gare – automatico o semi-automatico – che funziona senza l’ausilio di una specifica Commissione di Gara e dove le decisioni sono conseguenza di algoritmi di consenso matematico (consensum mechanism) precedentemente implementati. In questo modo si possono ottenere i seguenti benefici:
● Standardizzazione e trasparenza del procedimento
● Semplificazione ed eliminazione della discrezionalità e della corruzione
● Aggiudicazioni in tempo reale
● Risoluzione rapida e automatica di eventuali contenziosi
● Riduzione esponenziale dei costi della procedura
● Applicazione dei criteri meritocratici, garanzia dell’ottenimento della massima qualità da parte del contraente aggiudicatario.
● Realizzazione di una DAEE (Distributed Autonomous Engineering Enterprise) che rende più efficiente, semplifica e automatizza i processi aziendali mediante una piattaforma Blockchain privata.
- Realizzazione di una piattaforma dedicata (sidechain) per ottimizzare la gestione dei singoli progetti. L’attività di project management viene decentralizzata attraverso gli Smart Contract, i passaggi principali vengono validati dai miner e tracciati nel ledger e i micro pagamenti vengono effettuati grazie a specifici algoritmi di consenso collegati al modello BIM.
- Organizzazione dell’ufficio di Direzione Lavori (D.L. 4.0) mediante un sistema di gestione, verifica e controllo decentralizzato reso più efficace dall’applicazione della Blockchain technology.
- Attuazione di un nuovo servizio di node/miner specifico per la opere di ingegneria, realizzato al fine di coadiuvare l’attività del general contractor in tutti i passaggi cruciali del processo di progettazione, realizzazione e gestione dell’opera. Questo servizio si occuperà di creare, implementare e gestire tutti gli algoritmi di consenso necessari per garantire il raggiungimento degli obiettivi attesi nelle varie fasi.

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immagine tratta dal Report ARUP “BLOCKCHAIN AND THE BUILT ENVIRONMENT” (pag. 7)
Stato attuale dello sviluppo della blockchain per il settore delle costruzioni.
L’applicazione della blockchain nel settore AEC può permettere di costruire un pionieristico ecosistema digitale grazie al contributo di tanti professionisti nello sviluppare assieme un modo più efficace di gestire la progettazione. Una sfida innovativa importante e decisiva per il futuro professionale dei singoli e dell’intero settore.
NOTE:
(*) Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo: POR FESR Sardegna 2014 – 2020 Asse 1 Azione 1.1.3, Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese”, Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese”
